Belle foto in bianco e nero con squarci di antichi palazzi restituiti al loro splendore di un tempo da trasformazioni che da dimore patrizie e vecchi conventi ne hanno fatto luoghi per l’arte contemporanea. Immagini essenziali a corredo di un agile scritto con il quale l’autore - l’architetto Giorgio Nocerino - invita il lettore a scoprire il profilo passato e presente di due bei palazzi cittadini: il Carafa di Roccella in via dei Mille e il Donnaregina in via Settembrini, divenuti rispettivamente sede del Pan - Palazzo delle arti Napoli e del Madre - Museo d’arte Donnaregina. Un’iniziativa editoriale realizzata dal Centro arte e architettura “Arch’è”, presieduto dallo stesso Nocerino nell’ambito di un più ampio progetto che, con questo quarto “Quaderno” dall’essenziale titolo “Il Pan e il Madre” (edizioni Arch’è) aggiunge un altro tassello alla ricognizione del patrimonio edilizio, avviata per suggerire insoliti spunti di itinerari in lungo e in largo tra i quartieri di Napoli. Questa volta, spinto dall’attualità e dalla curiosità destata dalla nascita dei due nuovi spazi museali pubblici, Nocerino trova occasione per unire all’analisi delle zone in cui gli edifici insistono - quella di espansione sette-ottocentesca di Chiaia per il Pan e quella di fondazione Greco-Romana per il Madre - un racconto ricco di dettagli storici e stilistici dei palazzi; di com’erano e di come sono diventati per assolvere la loro nuova funzione di spazi per la cultura, nella fattispecie per l’arte moderna e contemporanea. Per ciascuno si sofferma sui particolari che li distinguono e sulle caratteristiche che ne fanno - oltre che apprezzate case per l’arte - luoghi d’incontro, di studio, di documentazione in linea con la moderna concezione che supera il dissidio - tipico della cultura contemporanea - tra l’antico e il nuovo, puntando su grandi operazioni di recupero e conservazione del patrimonio architettonico-urbanistico come momento di partenza per iniziative di ampio respiro culturale. Iniziative cui l’autore plaude, ma alimenta il dibattito sull’assenza in città di un’architettura museale contemporanea, appunto chiedendosi “se le opere d’arte contemporanea non sarebbero meglio usufruibili in un museo ad hoc così come avviene in tante città d’Europa”.

Paola de Ciuceis

Le iniziative editoriali dell’associazione culturale Arch’è proseguono con la pubblicazione di un quarto Quaderno, che tratta delle trasformazioni di due antichi palazzi napoletani in “nuovi” spazi dedicati all’Arte Moderna e Contemporanea. Palazzo Donna Regina e Palazzo Carafa Roccella, ubicati rispettivamente nella città di fondazione greco-romana e nella zona di espansione sette-ottocentesca di Chiaja.

Giorgio Nocerino


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